Quando il nostro impianto sonoro in auto non risulta sufficientemente potente e ben bilanciato, acquistare degli amplificatori di alta qualità è il correttivo necessario per godere al massimo dell’ascolto di musica quando si è in viaggio. Il mercato offre da questo punto di vista innumerevoli soluzioni, e grazie a marchi come ad esempio Pioneer, Sony, Rockford Fosgate, giusto per citare alcuni nomi, è possibile trovare modelli top di gamma a un rapporto qualità-prezzo incredibilmente soddisfacente. Ma come scegliere amplificatori di alto livello? In questa guida vi proponiamo un’analisi sintetica dei principali elementi tecnici da osservare al momento della scelta dell’apparecchio per il proprio veicolo.
Caratteristiche tecniche
A conti fatti le caratteristiche tecniche da tenere presente in fase di acquisto non sono tante a livello numerico, ma sono tutte alquanto determinanti per certificare la qualità del prodotto. In particolare ci riferiamo a questi fattori:
- Potenza
- Numero canali
- Collegamenti
- Classe
- Elementi interni
Vediamo più in dettaglio a cosa ci riferiamo.
Stabilire la potenza dell’amplificatore
Premesso che un amplificatore deve essere sì aumentare la potenza rispetto all’impianto originario, deve anche evitare di eccedere troppo evitando di rompere l’apparecchio. Per questo motivo bisogna scegliere un dispositivo che abbia una potenza RMS, ossia la la potenza continua durante la prestazione sonora, in grado di raggiungere dal 75 per cento fino a un massimo del 150 per cento più del medesimo dato degli altoparlanti integrati nell’abitacolo. In questo senso un altro dato correlato molto importante
è rappresentato dall’impedenza, un valore che indica la resistenza che l’amplificatore esercita sulla fonte sonora, e che viene misurata in Ohm. Quanto più bassa risulta essere l’impedenza, tanto più il segnale audio in grado di viaggiare “pulito” sul canale fino agli altoparlanti.
Numero di canali
Altro elemento fondante nella scelta di amplificatori di alta qualità riguarda il numero di canali, che può variare da un solo subwoofer per enfatizzare i bassi fino ad una pista multicanale, che va da un minimo di 2 fino a un massimo di 8 canali. Questi canali
possono a loro volta essere connessi in vari modi, e naturalmente maggiore è il loro numero tanto più aumenta la versatilità di utilizzo. Molto spesso gli utenti privilegiano i collegamenti a ponte, i quali consentono di collegare più canali facendoli convergere in un solo altoparlante, in modo da migliorarne la potenza in uscita.
Tipo di collegamenti
Quando parliamo di collegamenti degli amplificatori non ci riferiamo nello specifico al modo in cui si connettono i canali all’altoparlante, quando piuttosto ai materiali di realizzazione dei cavi. Può sembrare un tecnicismo esasperato, ma invero
è importante scegliere di utilizzare cavi ad alta efficienza, i quali hanno la capacità di sfruttare nel migliore dei modi la potenza e le capacità dell’amplificatore. Importante è la schermatura, poiché è l’elemento essenziale per proteggere il segnale audio dai continui disturbi in alta frequenza. Cavi di qualità superiore utilizzano espressamente rame privo di ossigeno, di qualità superiore al rame standard, e l’isolamento è fornito dal polietilene anziché dal più comune PVC.
Classe di appartenenza
Tutti gli amplificatori in commercio vengono classificati con delle sigle poiché permettono all’utente di comprendere la relazione tra qualità ed efficienza energetica. In sintesi gli amplificatori sono così classificati
- Classe A: poca efficienza dal punto di vista energetico, ottima qualità di riproduzione, con basso livello di distorsione del suono
- Classe B: migliore efficienza energetica e con minore tendenza al surriscaldamento, ma qualità della riproduzione sonora peggiore rispetto allo standard precedente, con maggiori distorsioni del suono
- Classe AB: più efficiente dei modelli classe A e qualità sonora superiore a quelli di classe B, una sorta di via di mezzo di entrambe, senza raggiungere picchi qualitativi
- Classe D: efficienza energetica top, utilizza appositi filtri per rimuovere le distorsioni sulle frequenze più alte
Filtri ed altri elementi interni
Gli amplificatori di alta qualità sfruttano una serie di elementi interni che ne migliorano le performance a tutti i livelli. In particolare ci riferiamo a particolari filtri per le frequenze alte e basse, che permettono di fare uscire il suono pulito senza distorsioni, ma vi sono anche altri aspetti tecnici ulteriori
come ad esempio delle uscite audio che permettono collegamenti multipli a più amplificatori, oppure di interfacciare direttamente l’apparecchio alle casse del veicolo. Ancora vi sono componenti in grado di disperdere efficacemente il calore, evitando così surriscaldamenti, e parti metalliche pensate per abbattere la circolazione di rumore nel canale.
Il costo
Ma in conclusione qual è il costo di amplificatori di alta qualità? Se vogliamo andare verso i prodotti top di gamma, dobbiamo rivolgerci ai migliori marchi che vendono apparecchi in una fascia di prezzo che si aggira intorno ai 200 euro di spesa. Grazie ad offerte promozionali on line è possibile trovare qualche ottimo prodotto a un prezzo leggermente inferiore, in ogni caso val bene spendere qualche euro in più rispetto ai modelli più economici pur di avere il massimo in termini di resa sonora.