Ragionare sull’autonomia del navigatore GPS per auto significa saper isolare quegli elementi che incidono direttamente su di essa, al fine di preservarne al meglio la durata.
Esistono molti fattori che incidono direttamente sull’autonomia di un sistema GPS: la dimensione complessiva, il refresh di aggiornamento, il tipo di alimentazione, il numero di frequenze raggiunte, il tipo di antenna in uso e il grado di precisione del GPS. Come avrai notato, ci sono molte opzioni per l’hardware GPS, quindi è difficile sceglierne solo uno e iniziare a registrare la posizione senza che questo incida sulla durata dell’autonomia del dispositivo.
Dimensioni, frequenza di aggiornamento, requisiti di consumo energetico: queste sono tutte caratteristiche che devono essere studiate prima di scegliere l’hardware giusto per il tuo progetto. Esaminiamole nel dettaglio.
La dimensione complessiva del sistema di navigazione GPS
Se hai bisogno di un dispositivo piccolo e non ingombrante, questo è ciò che devi considerare. I moduli GPS stanno diventando sempre più piccoli per facilitare la loro installazione a pochi e semplici passaggi, ma ricorda che generalmente, l’antenna deve essere ritratta per adattarsi al modulo di contenimento, il che influirà moltissimo sul tempo di stand-by delle funzioni di localizzazione e sulla loro precisione.
La velocità di aggiornamento
La velocità di aggiornamento del modulo GPS è fondamentalmente la frequenza di ricalcolo e segnalazione della posizione in cui ti trovi. Lo standard per la maggior parte dei dispositivi è 1 Hz di velocità al secondo.
Il punto è che, a meno che tu non sia su un aereo o qualcosa del genere, potresti non cambiare la tua posizione drasticamente nell’ultimo secondo abbastanza velocemente.
Pertanto, se la tua posizione cambia rapidamente, un buon GPS dovrebbe essere altrettanto rapido. Questa rapidità incide sulla durata dell’alimentazione.
Talvolta, i droni e altri veicoli a pilotaggio remoto, ad esempio, possono richiedere una frequenza di aggiornamento più elevata per mantenere il normale funzionamento del dispositivo.
Le frequenze di aggiornamento di 5 Hz o anche 10 Hz al secondo stanno diventando sempre più economiche.
Ma tieni presente che una frequenza di aggiornamento così rapida significa un sovraccarico maggiore sull’intero modulo al punto che alcuni processi potrebbero subire bruschi rallentamenti, specie quando tentano di analizzare così tanti dati. Il lato positivo è che se hai un modulo che funziona a 5 o 10Hz, di solito puoi configurarlo per funzionare a una velocità più semplice.
I requisiti di alimentazione del GPS
Se qualcuno ti chiedesse di verificare quanti satelliti in orbita esistono intorno alla terra e utilizzare queste informazioni per determinare la tua posizione, sicuramente non lo faresti, anche perché si tratterebbe di un lavoro enorme.
Eppure, questo è esattamente ciò che fanno queste piccole unità GPS: ben molte volte al secondo! Ecco perché utilizzano molta energia. Anche che le antenne GPS di solito utilizzano amplificatori per ottenere una potenza extra.
Se un dispositivo sembra avere un consumo energetico estremamente basso, fatti venire dei dubbi, e assicurati che l’antenna sia collegata.
Il numero di frequenze raggiunte
In circolazione ci sono tanti satelliti GPS in un dato momento. Il numero dei canali sui quali transita il loro modulo influenzerà il tempo necessario per eseguire il tracciamento della posizione.
Se un GPS è in grado di controllare più frequenze, avrà una velocità di refresh maggiore e sarà in grado di calcolare la tua posizione esatta più velocemente. Per questa ragione è sempre meglio dotarsi di un dispositivo potente: potrebbe fare la differenza durante lunghe sessioni d’uso.
Le antenne
Tutti i GPS sono dotati di antenne: sono gli elementi di ricezione del segnale per eccellenza, senza i quali non si potrebbe pervenire ad un corretto mappaggio dell’area del percorso.
Ogni antenna è tagliata finemente per captare al meglio ciascuna frequenza. Esistono altre tecnologie di antenna GPS (chip, spirali), ma non tutte sono conosciute ed alcune sono leggermente più costose di altre, e richiedono più amplificazione e potenza di filtraggio.
Come ho detto, il satellite è nel cielo a più di 12.552 miglia da te, quindi assicurati di avere un buon dispositivo di navigazione tra le mani.
Le antenne GPS stanno migliorando sempre di più, la loro tecnologia è sempre più raffinata al punto di consentire adeguati collegamenti satellitari anche in aree dove si riscontra minore copertura.
La precisione del GPS
Quanto è preciso un GPS? Molto preciso e se pensiamo che questo piccolo prodotto è in grado di indicarci dove ci troviamo esattamente in un tempo massimo di 30 secondi, non possiamo che apprezzarne le doti.
La velocità di localizzazione del dispositivo varia in relazione ai moduli, all’ora del giorno e alla chiarezza della ricezione.
La maggior parte dei moduli può indicare una posizione con una approssimazione da 1 a 3 m, ma se ti è necessaria una precisione inferiore al metro o addirittura al centimetro, potresti dover spendere molti soldi.
Per la maggior parte degli usi quotidiani di un GPS auto, uno scarto di 2/3 metri è più che sufficiente.
Alla luce di tutti questi parametri possiamo dire che la durata di un navigatore GPS si riduce in maniera proporzionale alle sue prestazioni. Pertanto, avere delle sessioni di ricarica continue e facili, diventa molto utile in tutte le circostanza d’uso.